Dramma lirico in quattro atti, in versi, di P.B. Shelley, rappresentato nel
1820. Seguendo in parte la tradizione classica, Shelley impersona in Zeus il
principio del Male e in Prometeo il rigeneratore dell'umanità: Prometeo
riuscirà, attraverso innumerevoli e atroci tormenti, a realizzare la sua
vittoria, il trionfo degli ideali migliori. L'opera, la cui bellezza è
affidata principalmente alla straordinaria potenza e altezza lirica di molti
brani, presenta una ricca simbologia astratta.